Immagini di scuola per promuovere l’azione nella decade di “impegno straordinario” per l’attuazione dell’Agenda 2030
Ricca di immagini, didascalie e unità didattiche d’apprendimento, “Vedere è un atto” è un percorso espositivo composto da trentaquattro pannelli che guideranno i visitatori in una riflessione sul tema della sostenibilità, dell’Agenda 2030 e del ruolo della scuola in questo ambito. La mostra è curata dalle ricercatrici Indire Pamela Giorgi, Maria Chiara Pettenati e Isabel de Maurissens, con la collaborazione di Irene Zoppi.
La mostra muove dalla centralità del Goal 4 (Istruzione di Qualità) considerato non solo come un obiettivo in sé ma come “uno strumento per raggiungere tutti gli altri obiettivi”.
Il percorso della mostra è costituito da un confronto tra immagini del passato provenienti dall’Archivio storico Indire e immagini contemporanee prodotte dai docenti durante gli incontri di formazione sui temi dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile che sono stati sostenutili grazie al primo Piano triennale MIUR-ASviS (2016-19) e ribaditi nel nuovo piano triennale (20-23). Ciascuna coppia di immagini è associata ad uno dei 17 Goal, di cui nei pannelli viene riportato il progresso per il raggiungimento da parte dell’Italia (fonte: Report ASviS 2019). Ad ogni pannello è anche associata una progettazione didattica realizzata dagli insegnanti-autori delle fotografie, per coinvolgere gli studenti, veri curatori del futuro, nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Fa eccezione il pannello relativo al Goal 4 che chiede ai visitatori della mostra di “scattare” la loro idea di Istruzione di Qualità, realizzando una foto con didascalia che rappresenti la metafora di questo obiettivo.
Le immagini storiche dell’Archivio Indire sono documenti visivi che narrano per analogia o per contrasto l’approccio passato con le dimensioni che la sostenibilità esprime: ambiente, società, economia e istituzioni e vogliono suggerire una riflessione sulla direzione da prendere e le azioni educative che è possibile intraprendere in relazione al raggiungimento degli obiettivi all’Agenda 2030.
Le immagini attuali corredate da didascalia sono invece il frutto delle attività laboratoriali cui si è chiesto ai docenti coinvolti di abbinare una fotografia a uno dei goal dell’Agenda 2030, tenendo conto della propria area disciplinare: è stato così messo in atto il ‘Native image making’, un approccio di origine socio-antropologica che utilizza le immagini in un primo momento come stimolo (Photo Elicitation) e, successivamente, come produzione di immagini (Native Image making).
La mostra è visitabile dal 12 gennaio all’8 marzo, il polo culturale “Marte” di Cava de’ Tirreni (Salerno) (Corso Umberto I, 137) nell’allestimento organizzato da Marte Live it in collaborazione con Indire e Marevivo Onlus di Roma, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Cava de’ Tirreni. A corredo, visite guidate teatralizzate, workshop a tema, incontri con esponenti della cultura, dell’università e della società civile, matinée per le scuole a cura dell’Associazione Musikè di Salerno, spettacoli teatrali proposti agli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado sui temi trattati in mostra. Informazioni e prenotazioni: tel. 089 9481133 – 333 6597109.
I panelli del percorso espositivo possono essere utilizzati per attività didattiche e saranno presto scaricabili in pdf dal sito Indire – Patrimonio Storico.
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