Sono online i video dei due panel della conferenza: Scuola2030: P come Pianeta
Il convegno tenutosi a Fiera Didacta Italia lo scorso 9 ottobre 2019, ha voluto dedicare un’ampia riflessione alla P di Pianeta, una delle cinque P del preambolo della risoluzione ONU del 2015: “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”. le 5 P definiscono la cornice di valori entro cui l’Agenda2030 si articola: Pianeta, Persone, Pace, Prosperità e Partnership.
Pianeta
“Siamo determinati a proteggere il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo ed una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future.”
Il convegno si è articolato in due panel con la direzione scientifica di Maria Chiara Pettenati (Indire). Il primo, partecipato da esperti di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e di Indire, ha messo a fuoco un dialogo su “i limiti della crescita” a partire dalla definizione di sostenibilità di Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico del WWF Italia e Full Member del Club di Roma:
“Sostenibilità vuol dire imparare e vivere, in una prosperità equa e condivisa con tutti gli altri esseri umani e in armonia con la natura, entro i limiti fisici e biologici dell’unico pianeta che siamo in grado di abitare: la Terra.”
Durante il panel gli autori hanno presentato il volume fotografico, “Un mondo sostenibile in 100 foto” di Enrico Giovannini e Donato Speroni con le immagini a cura di Manuela Fugenzi. Isabel de Maurssens (Indire) ne ha esemplificato un uso didattico avvalendosi della metodologia dell’analisi visuale.
- Maria Chiara Pettenati, Dirigente di Ricerca Indire, membro del Gruppo di lavoro ASviS Goal 4 (Panel Chair)
- Gianfranco Bologna Direttore Scientifico WWF Italia, Full Member del Club di Roma, coordinatore dei Gruppi di lavoro ASviS Goal 6, Goal 14 e Goal 15
- Donato Speroni, giornalista, direttore della redazione ASviS
- Manuela Fugenzi, giornalista e photo editor
- Isabel de Maurissens, ricercatrice Indire
Nella seconda parte del convegno Michela Mayer (IASS, Associazione Italiana Scienza della Sostenibilità) ha guidato i lavori con l’obiettivo di approfondire la comprensione di tre esperienze di scuole italiane e per immaginare come da queste esperienze di innovazione possiamo trarre indicazioni utili per trasformare le scuole nella direzione della sostenibilità.
Giuseppe Sardo e Debora Begolo hanno presentato l’esperienza dell’Istituto Comprensivo Casteller di Paese (Treviso); Pamela Nascetti quella dell’Istituito comprensivo di Santo Stefano di Magra ISA12 (SP). Entrambe le scuole sono state selezionate tra le esperienze presentate a Maggio scorso a Vibo Valentia per il seminario MIUR Cittadinanza e sostenibilità sulle Indicazioni Nazionali per primo cliclo. L’Istituto Casteller è anche una “scuola di Indire” in quanto dal 2015 aderisce al Movimento delle Avanguardie Educative adottando due idee di Innovazione “Flipped classroom” e “Oltre le discipline”.
Stefania Russo ha presentato invece l’esperienza dell’Istituto Omnicomprensivo Bovino – (FG) scuola vincitrice del premo CNESA-Unesco 2017/18 e anche scuola aderente al Movimento delle Piccole Scuole di Indire.
Panel: “Sostenibilità come qualità dei processi educativi”
- Michela Mayer, Responsabile Educazione dell’Associazione Italiana Scienza della Sostenibilità (IASS) (Chair)
- Giuseppe Sardo e Daniela Begolo, IC Casteller, Paese (TV)
- Pamela Nascetti, IC Santo Stefano Magra (ISA12) (SP)
- Stefania Russo, Istituto Omnicomprensivo Statale-Bovino (FG)